Chi si compiace d'essere adulato è degno dell'adulatore.
C'è una storia nella vita di tutti gli uomini.
Noi siamo per gli dei quel che sono le mosche per un ragazzo capriccioso: ci uccidono per divertirsi.
Spesso dalle intenzioni sue l'uomo è sviato. Tutti i nostri propositi dipendono dalla memoria: se nascendo quindi sono robusti, poi si indeboliscono. Acerbo il frutto sta ben saldo al ramo; maturo, da sé cade, senza scuoterlo.
Ma l'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono.
Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.
A furia di leccare qualcosa sulla lingua rimane sempre.
L'ammirazione è la nostra cortese ammissione che un'altra persona ci somiglia.
Sappiate che tutti gli adulatori vivono a spese di quelli che li ascoltano.
I cacciatori prendono le lepri coi cani; molti uomini prendono gli ignoranti con l'adulazione.
A tutti piace l'adulazione e quando si ha a che fare con i re bisognerebbe stenderla con la cazzuola.
L'adulazione è una minestra che piace a tutti.
Cogli alberi possono ingannarsi gli unicorni, cogli specchietti gli orsi, con le buche per terra gli elefanti, con le reti i leoni, mentre gli uomini basta, a ingannarli, un po' d'adulazione.
L'adulazione è il cibo degli sciocchi; tuttavia, di tanto in tanto, gli uomini d'ingegno condiscendono ad assaggiarne un po'.
Per un uomo di gusto, l'ostacolo più grave consiste nel fatto di occupare una posizione preminente, che implica ineluttabilmente il rischio dell'adulazione e della menzogna.
Più di una bestiolina sarebbe fin troppo felice se riuscisse a leccare il culo a una tigre. Lì, sotto la coda, starebbe relativamente al sicuro; ma è difficile arrivarci.