Chi si compiace d'essere adulato è degno dell'adulatore.— William Shakespeare
Chi si compiace d'essere adulato è degno dell'adulatore.
O, un bacio, lungo come il mio esilio, dolce come la mia vendetta.
Morire per dormire. Nient'altro. E con quel sonno poter calmare i dolorosi battiti del cuore, e le mille offese naturali di cui è erede la carne! Quest'è una conclusione da desiderarsi devotamente. Morire per dormire. Dormire, forse sognare.
Quegli amici che hai e la cui amicizia hai messo alla prova, aggrappali alla tua anima con uncini d'acciaio.
Le mie parole volano in alto, i miei pensieri rimangono a terra; le parole senza pensiero non vanno mai in paradiso.
La presunzione lavora più forte nei corpi deboli.
Uomo su cui possa l'adulazione, è uomo senza difesa.
I cacciatori prendono le lepri coi cani; molti uomini prendono gli ignoranti con l'adulazione.
A tutti piace l'adulazione e quando si ha a che fare con i re bisognerebbe stenderla con la cazzuola.
L'adulazione è il cibo degli sciocchi; tuttavia, di tanto in tanto, gli uomini d'ingegno condiscendono ad assaggiarne un po'.
Si chiama adulatore colui che dice, senza pensarle, le cose che l'adulato pensa di sé stesso senza dirle.
Finché il re è sano e salvo, tutti la pensano in egual maniera, ma, perduto il re, il patto è infranto.
L'adulatore è colui che dice senza pensarle le cose medesime che l'adulato pensa di sé senza avere il coraggio di dirle.
Sappiate che tutti gli adulatori vivono a spese di quelli che li ascoltano.
L'adulazione è una minestra che piace a tutti.
Per un uomo di gusto, l'ostacolo più grave consiste nel fatto di occupare una posizione preminente, che implica ineluttabilmente il rischio dell'adulazione e della menzogna.