Le estati brevi, spesso sono delle primavere precoci.— William Shakespeare
Le estati brevi, spesso sono delle primavere precoci.
Il mio slancio è infinito come il mare, e non meno profondo è il mio amore; più te ne dono più ne posseggo, perché entrambi sono infiniti.
Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto,e se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire.
Mi parve di udire una voce che diceva: "Non dormire più! Macbeth ha ucciso il sonno".
Niente nella sua vitaDivenne lui come il fatto di lasciarla.
Chi non ha denaro, mezzi e pace manca di tre buoni amici.
È un chiaro segno dell'estate se la sedia si alza insieme a te.
Un'estate è sempre eccezionale, sia essa calda o fredda, secca o umida.
Mi sono preso una cotta formidabile. Fra fuochi e chitarre, in riva al mare e dentro un sacco a pelo. Perché tutti, una volta nella vita, abbiamo diritto di credere che le canzoni dell'estate siano state scritte apposta per noi.
La nudità è una sera d'estateUna fiamma custodita tra le nostre maniUn fiume solitario di cui siamo origine e sorgente.
Il digiuno cessava quando nel cielo chiaro di quello scorcio d'estate spuntavano le prime tre stelle.
Quando il cardo fiorisce e da un albero la cicala canoradiffonde l'armonioso frinire battendo le ali, è giuntoil tempo dell'estate, all'ombra e con il cuore sazio,beviamo allora il vino generoso godendo del dolce alitaredi Zefiro sul viso.
Era una di quelle domeniche di mezza estate in cui tutti se ne stanno seduti e continuano a ripetere: Ho bevuto troppo ieri sera.
Queste notti di fine estate di sogni ne portano pochi, ma di incubi tanti.Queste notti di fine estate di sogni ne portano pochi, ma di incubi tanti.
Una mosca effimera nasce alle nove d'una mattina di piena estate, per morire alle cinque di sera; come potrebbe comprendere la parola notte? Datele cinque ore di vita di più, vede e intende che cosa è la notte.
In estate gli attori preferiscono recitare all'aperto, perché gli spettatori, a causa delle zanzare, sono sempre costretti a battere le mani.