Ride delle cicatrici, chi non ha mai avuto una ferita.— William Shakespeare
Ride delle cicatrici, chi non ha mai avuto una ferita.
È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre.
Una donna deve a suo marito la deferenza che un suddito deve al suo principe.
Non c'é nulla che sia buono o cattivo: a renderlo tale è il pensiero.
La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
È una bella prigione, il mondo.
Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
L'ironia è l'occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l'assurdo, il vano dell'esistenza.
Rispetto alla lacerazione, l'ironia è l'annuncio di una armonia possibile; e rispetto all'armonia è la coscienza della lacerazione reale. L'ironia avverte sempre del rovescio della medaglia.
Circa l'ironia della violenza nei miei lavori, gran parte di questo deriva probabilmente dalle mie esperienze infantili durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Infatti, se non ci fosse stata l'occupazione tedesca e poi l'occupazione americana, non sarei mai diventato un regista.
Nel corso della storia il genere umano è dipeso dalle macchine per sopravvivere. Al destino, come sappiamo, non manca il senso dell'ironia.
Prendo il lavoro molto seriamente, ecco perché oso ogni volta che devo doppiare un personaggio. Detto ciò, non sono uno che si prende troppo sul serio.
L'ironia è facile, la fede difficile, e nessuno si fa beffe di te se ironizzi, tutti son pronti a schernirti se reciti un atto di fede.
Se io dovessi prendermi sul serio, come seduttrice, mi metterei a ridere.
Di solito l'ironia, più che un effetto riuscito, è una intenzione mancata.
La combinazione perfetta? Prendere il lavoro sul serio ed essere ironici.