522 frasi, citazioni, aforismi
Ogni appagamento dei nostri desideri strappato al mondo è appena simile all'elemosina, che oggi tiene in vita il mendico perché domani ancor soffra la fame.
La musica è un quietivo della volontà; non lo redime per sempre dalla vita, ma solo per brevi istanti, e non è ancor una via a uscir dalla vita, ma solo a volte un conforto nella vita stessa.
Ogni religione positiva non è, propriamente parlando, che l'usurpatrice del trono che spetta alla filosofia. Per questo i filosofi la osteggeranno sempre, anche se dovessero considerarla un male necessario, una stampella per la patologica debolezza di spirito della maggior parte degli uomini.
Ogni uomo prende i limiti del proprio campo visivo per i limiti del mondo.
Ogni testardaggine è basata sul fatto che la volontà ha usurpato il posto della conoscenza.
La massa ha scarsissima capacità di giudizio e assai poca memoria.
Ognuno prende i limiti del suo campo visivo per i confini del mondo.
Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre.
Per non diventare molto infelici il mezzo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.
I giornali quotidiani sono la sfera dei secondi dell'orologio della storia. Quest'ultima non soltanto è stata fabbricata di solito con metalli meno nobili di quelli delle altre due sfere, ma ben di rado indica il tempo giusto.
Più guardo gli uomini, meno mi piacciono. Se soltanto potessi dire la stessa cosa delle donne, tutto sarebbe a posto.
L'ignoranza degrada l'essere umano solo quando si trova associata con la ricchezza.
Quel che, quasi inevitabilmente, ci rende persone ridicole è la serietà con cui trattiamo ogni volta il presente, che reca in sé una inevitabile parvenza di importanza. Solo pochissimi grandi spiriti l'hanno superata, e da ridicole sono diventate persone ridenti.
Quello che abbiamo può non farci felici ma quello che ci manca ci fa sicuramente infelici.
L'uomo sposato porta sulle spalle tutto il peso della vita, quello non sposato solo la metà.
Questo privilegio della previdenza l'uomo deve scontarlo con la tortura senza tregua della preoccupazione, che parimenti nessun animale conosce: essa è l'avvoltoio che rode il fegato dell'incatenato Prometeo.
Nella solitudine il miserabile sente tutta quanta la sua miseria e il grande spirito tutta la sua grandezza, ciascuno in breve sente di essere ciò che è.
L'essere umano appare come una macchia ignominiosa nella natura.
Se la nostra vita fosse senza fine e senza dolore, a nessuno forse verrebbe in mente di domandarsi perché il mondo esista e perché sia fatto proprio così, ma tutto ciò sarebbe ovvio.
L'amore è il grande agguato che la natura ha teso agli uomini per propagarne la specie.