Arthur Schopenhauer, con questa frase, invita a guardare la brevità della vita non come un ostacolo ma piuttosto come una sua caratteristica fondamentale. Sottolinea l'importanza di apprezzare il tempo che ci è dato vivere e suggerisce che le limitazioni temporali possano rendere più prezioso ogni momento vissuto, promuovendo un approccio alla vita che privilegia la qualità della quantità. In questo modo, Schopenhauer invita a non disperarsi per l'inevitabile fine ma ad accoglierlo come parte integrante di ciò che fa della nostra esistenza qualcosa da celebrare e valorizzare.