Nella feroce morsa delle circostanze non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia. Sotto i colpi d'ascia della sorte il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Non importa quanto sia stretta la porta, quanto piena di castighi la vita. Io sono il padrone del mio destino: io sono il capitano della mia anima.
Dal profondo della notte che mi avvolge, buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro, ringrazio gli dei chiunque essi siano per l'indomabile anima mia.
Oltre questo luogo di collera e lacrime incombe solo l'Orrore delle ombre, eppure la minaccia degli anni mi trova, e mi troverà, senza paura.
Io sono il padrone del mio destino, io sono il capitano della mia anima.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
Solo sapendo quanto difficile sia la vita intera si può essere tanto temerari da pretendere di viverla veramente.
Non si sa mai che cosa volere, perché, vivendo una sola vita, non possiamo né paragonarla con le precedenti, né migliorarla in quelle a venire.
Bisogna ricordarci sempre che vita conduce inevitabilmente alla morte e che essere vivi significa rischiare di morire.
La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.
Chi disse che la vita è una guerra, e che la vita è una lotta, affermò un paradosso, o se disse il vero, lo disse nel senso di constatare un fatto, ma non già di approvarlo e chiamar piacere il dolore e dolore il piacere.
Io preferisco esplorare i momenti più intimi, i più piccoli dettagli cristallizzati su cui incardiniamo le nostre vite.
Sono nato in un buco, ho vissuto in un buco, morirò: per un buco.
Nessuna cosa vivente deve essere uccisa, non il più piccolo animale o insetto, perché ogni vita è sacra.
Divenire lo spettatore della propria vita... significa sfuggire alle sofferenze della vita.
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