Non ho mai capito perché i lettori siano così influenzati dall'incontro con gli scrittori. Da lettore è l'ultima cosa che desidero.
Le stanze cambiano forma secondo chi ospitano.
Il mio studio è l'unico luogo in cui quando sono solo sono del tutto me stesso, che per questa ragione è una stanza sacra nella quale porto pochissime persone.
Come puoi chiamarli amici se non conoscono il proprio sentimento.
È più facile scrivere un libro che venderlo.
Due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro.
All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e, con ciò, la direzione decisiva.
Incontriamo a volte persone che non conosciamo affatto, ma che destano in noi subito, fin dal primo sguardo e, per così dire, di colpo, un grande interessamento, sebbene non si sia scambiata ancora una sola parola.
La notte di Capodanno, in cima a un palazzo di Londra, si incontrano per caso quattro sconosciuti.
Ogni giorno andiamo in giro in mezzo alla ressa, corriamo di qua e di là, arriviamo quasi a toccarci ma in realtà c'è pochissimo contatto. Tutti quegli scontri mancati. Tutte quelle possibilità perse. È inquietante, a pensarci bene. Forse è meglio non pensarci affatto.
Quando incontriamo qualcuno e ci innamoriamo, abbiamo l'impressione che tutto l'universo sia d'accordo.
Non ci sono estranei, solo amici che non hai ancora incontrato.
Mai due estranei legati allo stesso destino furono più estranei di noi. Mai due sconosciuti uniti nello stesso corpo furono più sconosciuti, più lontani di noi.
L'amore corre ad incontrar l'amore con la gioia con cui gli scolaretti fuggono dai loro libri; ma l'amore che deve separarsi dall'amore ha il volto triste degli scolaretti quando tornano a scuola.
Tutti gli incontri sulla terra sono immagini, sono colori dell'unica e indivisibile luce.
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