Per perdere la testa, bisogna averne una!— Albert Einstein
Per perdere la testa, bisogna averne una!
La prossima guerra mondiale sarà combattuta con le pietre.
Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l'emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza.
Disprezzo profondamente chi è felice di marciare nei ranghi e nelle formazioni al seguito di una musica: costui solo per errore ha ricevuto un cervello; un midollo spinale gli sarebbe più che sufficiente.
Spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza.
Sono pochi quelli che vedono coi propri occhi e provano sentimenti con i propri cuori.
La morte non prende mai il saggio di sorpresa. Egli è sempre pronto ad andare.
L'esperienza degli altri si aggiunge alla nostra conoscenza, ma non alla nostra saggezza; quella si paga a caro prezzo.
Gli uomini saggi non hanno niente da dire in tempi pericolosi.
Il saggio è pieno di gioia, allegro e sereno, imperturbabile; la sua vita è pari a quella degli dèi.
Un'idiota può gettare in uno stagno un sasso che dieci uomini saggi non possono recuperare.
Vai, parole, tradite invano il morso secreto, il vento nel cuore soffia. La più vera ragione è di chi tace.
Chi non è attraente a vent'anni, forte a trenta, ricco a quaranta, saggio a cinquanta, non sarà mai attraente, forte, ricco o saggio.
È già saggio chi capisce un uomo saggio.
Solo il saggio è contento delle cose sue; gli sciocchi, invece, sono tormentati dal disgusto di se stessi.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.