Il saggio si vergogna di vedere le proprie parole eccedere le proprie azioni.— Confucio
Il saggio si vergogna di vedere le proprie parole eccedere le proprie azioni.
Persone di agghindato aspetto e di parole artificiose sono raramente virtuose.
Si può essere felici anche mangiando un cibo molto semplice, bevendo acqua pura e avendo come cuscino unicamente il proprio braccio ripiegato.
Non importa se vai avanti piano, l'importante è che non ti fermi.
In qualsiasi direzione vai, vacci con il cuore.
Non ci deve dolere di non essere capiti dalle persone ma di non capire.
Quando il principiante è consapevole delle sue necessità, finisce per essere più intelligente del saggio distratto.
San Francesco mortificava il corpo e lo chiamava frate asino. Dimenticava che questo frate ha gran voce in capitolo e lo si ascolta talvolta più che non le voci della saggezza.
La saggezza del disgraziato nasconde ancora il desiderio di esser felice; la vera saggezza è quella dell'uomo felice.
L'uomo saggio regola la sua condotta ricorrendo alle teorie sia della religione sia della scienza.
La saggezza dei proverbi sta nel contraddirsi.
Io sono estremamente caro al saggio, ed egli è estremamente caro a Me.
Quanta rassegnazione nella saggezza.
La saggezza della natura è tale che ella non produce niente di superfluo o inutile.
La vera saggezza è nel pensare da pessimista, poiché la natura delle cose è ingiusta e crudele e la illusione è debolezza; ma, nella vita pratica e nella misura del possibile, agire da ottimista poiché nessuna energia, nessuno sforzo di bontà e di amore vanno mai interamente perduti.
L'uomo saggio non è come un vaso o uno strumento che ha soltanto un impiego; è atto a tutto.