Costui lè un italiano e ci sta coprendo di ridicolo agli occhi del mondo! Leonardo Da Vinci!— Albimonte da Peterola
Costui lè un italiano e ci sta coprendo di ridicolo agli occhi del mondo! Leonardo Da Vinci!
Con un piede da questa parte e l'altro poggiato sull'infinito, mi sembra quasi di essere un ponte gettato fra le due età e sotto di me scorre l'universo come fluida materia che seco travolge impetuosamente il ridicolo delirio dell'uomo di volersi imporre o sottrarre a decreti che lui stesso ignora.
Ci si serve del ridicolo quando si ha la ragione contro.
Un uomo che si rende ridicolo quando è ubriaco non possiede l'arte dell'ubriacarsi.
Tutte le passioni ci fanno commettere errori, ma l'amore ci induce a fare i più ridicoli.
Io parto per strappare una stella al cielo e poi, per paura del ridicolo, mi chino a raccogliere un fiore.
C'è sempre qualcosa di ridicolo nei sentimenti di chi non si ama più.
Ogni mistica è eccesso. Il mistico non deve aver paura del ridicolo se vuole arrivare fino in fondo, in fondo all'umiltà, o in fondo al piacere.
Cercate il ridicolo in tutto, lo troverete.
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.
È paradossale che nell'elaborazione di una comica la tragedia stimoli il senso del ridicolo; perché il ridicolo, immagino, è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire.