Nessuno mi pettina bene come il vento.
Io la vita l'ho goduta perché mi piace anche l'inferno della vita e la vita è spesso un inferno. Per me la vita è stata bella perché l'ho pagata cara.
Ogni poeta vende i suoi guai migliori.
La persona che ho sempre adorato sono io.
Vorrei morire come donna ma non rinascerei come un uomo.
Esistono mani fatate che possono diventare "fatali".
All'uscita dalla baia il vento è solo forza, sbriciola onde e infradicia le barbe.
La luna crescente si librò sempre più in alto, e il vento si fece più violento e freddo: attorcigliò la bianca nebbia, ne fece colonne oblique e nuvole frementi che trascinò verso ovest, per spargerle a brandelli sulle paludi.
Il maestrale si era fermato a guardarli. Non avrebbe mai voluto vederli salire in macchina e tornare a casa.
Con il vento la mia speranza navigava; perdonata in mare, uccisa nel porto.
Il vento si nutre di polvere e cespugli rotolati e dell'orgoglio di impronte cancellate e nuvole disperse.
Vorrei che andaste incontro al sole e al vento con la pelle, più che con il vestito, perché il respiro della vita è nella luce solare e la mano della vita è nel vento.
Quando non tira vento anche il galletto in cima al campanile manifesta del carattere.
Scirocco chiaro e tramontana scura, mettiti in mare senza paura.
Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte tira il vento.
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l'anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c'è verità, lì c'è dolcezza, lì c'è sensibilità, lì c'è ancora amore.