Gli attori sono completamente vulnerabili.
Un attore è totalmente vulnerabile. La sua totale personalità è esposta a giudizio critico... il suo intelletto, il suo portamento, la sua dizione, la sua intera apparizione. In breve, il suo ego.
Non scoprire la debolezza è l'artificio della forza.
Il ritorno è il movimento della via. La debolezza è la pratica della via.
Una volta che conosciamo le nostre debolezze esse cessano di farci del male.
La morale è la debolezza del cervello.
Quella condizione di vulnerabilità del cuore in cui anche i dettagli più minuti e banali assumono un carattere luminoso, trasfigurante.
Gli uomini sanno che le donne sono superiori a loro, e quindi scelgono le più deboli o le più ignoranti. Se non la pensassero così, non avrebbero mai paura delle donne che ne sanno tanto quanto loro.
Un nemico rappresenta sempre il nostro lato debole. Può essere la paura del dolore fisico ma anche la sensazione prematura della vittoria, oppure il desidero di abbandonare il combattimento pensando che non ne valga la pena.
Le avversità non rendono l'uomo debole ma mostrano la forza che ha.
La debolezza è una provocazione.
L'ostinazione è l'unica forza del debole... e una debolezza in più.