La tolleranza è la virtù del debole.
Il filosofo non prende in considerazione rapporti universali; non vedendo, non potendo tener conto che di se stesso nell'universo, è solo a se stesso che rapporta tutto.
Non è il mio modo di pensare che ha fatto la mia rovina, ma il modo di pensare degli altri.
Una virtù non è altro che un vizio che s'innalza invece di abbassarsi; e una qualità è un difetto che ha saputo rendersi utile.
Quale rispetto possono meritare le religioni? Ve n'è una che non porti il marchio dell'impostura e della stupidità? Che cosa vedo in tutte? Misteri che fan fremere la ragione, dogmi che oltraggiano la natura, cerimonie grottesche che ispirano derisione e disgusto.
L'universo è una causa, non un effetto.
I deboli non possono perdonare. Il perdono è l'attributo dei forti.
Due debolezze che si sostengono una contro l'altra creano una forza. Ecco perché una metà del mondo, sostenendo l'altra metà, la rafforza.
Le anime degli uomini indecisi e con obiettivi flebili sono i cimiteri delle buone intenzioni.
In guerra non è possibile più avere rapporti d'amore, legami, relazioni, tutto può divenire elemento di debolezza.
Dev'essere un sistema molto fragile se basta una manciata di bacche a farlo crollare.
Non conviene che il debole abbia lingua audace.
Il mondo aborre la vicinanza, e tutti ammirano la stravaganza; tuttavia una mano sprecona mostra debolezza e una mano tirata mostra forza.
Ogni crudeltà nasce da durezza di cuore e debolezza.
La persuasione è la risorsa del debole; e il debole può raramente persuadere...
È importante capire che l'attuale russomania non è che un sintomo del generale indebolimento della tradizione liberale in Occidente.