La spettacolarità diventa un valore. Il valore.— Alessandro Baricco
La spettacolarità diventa un valore. Il valore.
Guardare i quadri è un'attività che conviene centellinare, per non farsi travolgere da quell'impasto di goduria e frustrazione a cui solo anime sottilmente perverse possono sopravvivere.
Crepita, la vita, brucia istanti feroci e negli occhi di chi passa anche solo a venti metri da lì non è che un'immagine come un'altra, senza suono e senza storia.
Nel suo piccolo, il microcosmo del vino descrive l'avvento, a livello planetario, di una prassi che, salvando il gesto, sembra (ho detto sembra) disperderne il senso, la profondità, la complessità, l'originaria ricchezza, la nobiltà, perfino la storia.
È uno strano dolore morire di nostalgia per una cosa che non vivrai mai.
Ognuno di noi sta dove stanno tutti, nell'unico luogo che c'è, dentro la corrente della mutazione, dove ciò che ci è noto lo chiamiamo civiltà, e quel che ancora non ha nome, barbarie. A differenza di altri, penso che sia un luogo magnifico.
Niente è indegno quando il fine è degno.
Chi si domanda se il nemico è stato sconfitto dalla strategia o dal valore?
La modestia deriva o dal non conoscere il proprio valore o dal fingere di ignorarlo, vale a dire è o ignoranza, o ipocrisia. Nondimeno, siccome lusinga molto l'amor proprio degli altri, passa per una gran virtù.
Il valore di un uomo si misura alla prova dei fatti.
Il valore è in chi fa, non nel proposito.
Invidiare lo scarso valore è codardia, e invidiare il valore è temerarietà.
Attraversare un fiume in piena notte, su una zattera, vestito di ferro e con il nemico in attesa dall'altra parte: se quello era valore, che potesse trionfare la codardia.
Nella vita non c'è in realtà nessuna cosa piccola o grande. Tutte le cose hanno uguale valore e uguale dimensione.
Ogni criterio minimo che viene fissato sarà il massimo valore usato.
Che l'importanza sia nel vostro sguardo, non nella cosa osservata.