Ognuno ha il mondo che si merita.
Si chiese se c'è una possibilità, una sola, di tornare a guardare lontano quando davanti abbiamo sempre, tutti, qualche rovina che fuma.
Anche se dovesse far male da morire, è vivere che voglio.
È una cosa strana. Quando ti accade di vedere il posto in cui saresti salvo, sei sempre lì che guardi da lontano.
Accadono cose che sono come domande, passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde.
Quel che insegna Google è che c'è oggi una parte enorme di umani per la quale, ogni giorno, il sapere che conta è quello in grado di entrare in sequenza con tutti gli altri saperi.
Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane.
In una scheggia ci può essere il mondo, ma essa è qualcosa se non è solo una scheggia bensì il mondo.
Questo mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece alcuno degli dèi, né alcuno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco eternamente vivo, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne.
Un mondo dominato dalla forza è un mondo abominevole, ma il mondo dominato dal numero è ignobile.
Il mondo non si giudica bene se non da chi, dopo esservi stato in mezzo, se ne apparta.
Anche se il mondo non servisse a nient'altro, sarebbe un buon soggetto di speculazione.
Se il mondo non servisse a nient'altro, è per lo meno un eccellente oggetto di meditazione.
Il mondo è sempre lo stesso, giacché tutto in esso è sempre imprevisto!
Non è necessario immaginare la fine del mondo nel fuoco o nel ghiaccio, ci sono due altre possibilità: una sono le scartoffie e l'altra la nostalgia.
Se pensi che tutto il mondo sia sbagliato ricordati che contiene esseri come te.