La musica è l'armonia dell'anima.
Il talento vero è possedere le risposte quando ancora non esistono le domande.
Il tango dà un passato a chi non ce l'ha e un futuro a chi non lo spera.
Un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito.
La guerra è un ossessione dei vecchi, che mandano i giovani a combatterla.
Dal vino si impara un'ipotesi importante: quando percepiamo un'evidente perdita di anima, lì stanno lavorando, sotto la superficie di un'apparente barbarie, eventi di natura diversa che è possibile riconoscere uno ad uno.
Suonare la chitarra è come fare l'amore: bisogna essere davvero stupidi per dimenticare come si fa una volta che si è imparato.
Chi sa fare la musica la fa, chi la sa fare meno la insegna, chi la sa fare ancora meno la organizza, chi la sa fare così così la critica.
Ancora prima che cominci la musica, c'è quell'aria annoiata sulle facce della gente. Una forma di autotortura, il concerto.
La musica fa suonare anche il legno secco e la pelle d'asino. E rende palpabili i sottili legami fra lo spirito, i corpi, le cose, che non ci stanchiamo mai di cercare, con buona pace dei matematici del benessere sensoriale.
Se avessimo scritto tutti lo stesso genere di canzoni ci saremmo stufati prima e avremmo voluto lavorare da solisti prima, ma scriviamo tutti pezzi diversi e questo mantiene alto l'interesse.
Dicono che la musica può alterare gli stati d'animo e parlarti.
Persino la più piccola frase musicale può assorbire e trasportarci via dalle città, dai paesi, dal mondo e da tutte le sue cose terrene. E' un dono di Dio.
La musica è come il sesso: bisogna sperimentare sempre nuove posizioni.
La musica è una trappola, un espediente per raccontarti le cose come stanno. Ed è così rassicurante all'orecchio, così comoda da indossare, che le parole arrivano in ritardo, quasi dovessi fare uno sforzo per sentirle.
Il fatto che ci sia in giro molta musica potrebbe far sì che un domani negli ascensori degli alberghi, nei bar, in metropolitana ci siano Mozart o Beethoven invece di certe pessime melodie che si ascoltano troppo spesso oggi.