Erano aspiranti lettori che non avevano mai aperto un libro.— Alessandro Baricco
Erano aspiranti lettori che non avevano mai aperto un libro.
Non si è mai troppo lontani per non trovarsi.
I desideri stavano strappandomi l'anima. Potevo viverli, ma non ci sono riuscito. Allora li ho incantati.
Ci fermiamo all'immagine poetica che non disturba i nostri pregiudizi e non siamo capaci di risalire il filo e andare a vedere cosa realmente accade dall'altro capo.
Google, è di fatto quel che di più simile all'invenzione della stampa ci sia stato dato di vivere.
Succede. Uno si fa dei sogni, roba sua, intima, e poi la vita non ci sta a giocarci insieme, e te li smonta, un attimo, una frase, e tutto si disfa. Succede. Mica per altro che vivere è un mestiere gramo. Tocca rassegnarsi. Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire.
Tali leggendo solo credono di studiare. Senza meditazione, la lettura non è che un perditempo.
L'atto di lettura è autentico soltanto quando conosciamo integralmente un autore, quando esaminiamo con sollecitudine particolare, anche se un po' irritata, i suoi "fallimenti" per elaborare una nostra visione personale della sua presenza.
Leggere significa affrontare qualcosa che sta proprio cominciando a esistere.
Oggi la lettura tende a diventare una specie di orgia, dove ciò che conta è la volgarità dell'immaginazione, la banalità della trama e la mediocrità dello stile.
Mi pare che tutti noi siamo come boccioli chiusi, e la più parte di ciò che leggiamo non ha su di noi alcun effetto, ma ci sono certe cose che hanno un particolare significato e che fanno aprire un petalo: poi i petali si aprono uno a uno e alla fine ecco il fiore.
Il solo modo serio di leggere è rileggere.
Ci si dovrebbe lasciar guidare, nelle letture, solo dalla propria inclinazione: quello che si legge per una sorta di senso del dovere porterà ben poco vantaggio.
L'aspetto veramente importante della lettura è che favorisce una disinvolta intimità con il processo della scrittura; si mette piede nel paese dello scrittore con tutti i documenti più o meno in ordine.
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori.