Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.— Daniel Pennac
Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze.
Innanzitutto quando si è un randagio, non si fanno tante storie!
Ci sono i conosciuti e gli sconosciuti. I conosciuti ci tengono a farsi riconoscere, gli sconosciuti vorrebbero rimanere tali, e a tutti e due va male.
La città è il cibo preferito dei cani.
Si immagini da qualche parte in un romanzo, questo la aiuterà a lottare contro la paura.
La vita è ricca di premi di consolazione.
L'aspetto veramente importante della lettura è che favorisce una disinvolta intimità con il processo della scrittura; si mette piede nel paese dello scrittore con tutti i documenti più o meno in ordine.
Chi conosce il lettore, non fa più nulla per il lettore. Ancora un secolo di lettori e anche lo spirito emanerà fetore. Che a tutti sia lecito leggere, finisce per corrompere non solo lo scrivere ma anche il pensare.
Erano aspiranti lettori che non avevano mai aperto un libro.
Nella lettura solitaria, l'uomo che cerca sé stesso ha qualche possibilità di trovarsi.
Un lettore professionista è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Leggiamo per assaggiare la mediocrità e sentirci una schifezza; è un'esperienza che ci aiuta a riconoscere l'orrore quando comincia ad affiorare nel nostro lavoro, e a starne alla larga. Leggiamo anche per misurarci con la grandezza e il talento, per farci un'idea di tutto ciò che si può fare.
Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell'organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell'altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.
La lettura ci insegna ad accrescere il valore della vita, valore che non abbiamo saputo apprezzare e della cui grandezza solo grazie al libro ci rendiamo conto.
Se desideriamo raggiungere una vera comunione con la creatura amata, il mezzo più certo è di leggere nello stesso tempo il medesimo volume, comunicando con lei attraverso le parole di un altro.