Ci sono effettivamente molti che leggono per non dover pensare.
Tutto và imparato non per esibirlo ma per adoperarlo.
In tutta la mia vita ho trovato che, mancando altri mezzi, non si può conoscere meglio il carattere di un uomo che nel momento in cui prende a male uno scherzo.
In nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore.
I filosofi (i cosiddetti re del mondo) in realtà sono soltanto i lustrascarpe della posterità.
Non bisogna giudicare gli uomini per le loro opinioni, ma per ciò che queste opinioni fanno di loro.
Mi pare che tutti noi siamo come boccioli chiusi, e la più parte di ciò che leggiamo non ha su di noi alcun effetto, ma ci sono certe cose che hanno un particolare significato e che fanno aprire un petalo: poi i petali si aprono uno a uno e alla fine ecco il fiore.
Leggere è una delle esperienze più formative e creative per la vita e l'intelligenza di un individuo e dunque di una collettività, di una civiltà.
Scortesie di lettore. La duplice scortesia del lettore nei confronti dell'autore consiste nel lodare il secondo libro di costui a spese del primo (o viceversa) e nel volere che l'autore gliene sia grato.
Tali leggendo solo credono di studiare. Senza meditazione, la lettura non è che un perditempo.
Leggere, per il vero lettore, non è tradurre un'altra lingua nella sua?
L'unico vero lettore, è il lettore attento.
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. Leggete per vivere.
Uno spirito originale sa subordinare la lettura alla propria attività personale. Per lei non è altro che la più nobile delle distrazioni, soprattutto la più feconda perché solo la lettura e il sapere forniscono lo spirito di "belle maniere".
Gli infaticabili lettori di libri sono come gli eterni copisti di quadri che, quando provano a dipingere qualcosa di originale, trovano che manca loro l'occhio veloce, la mano sicura e i colori brillanti, e perciò non riescono a riprodurre le forme viventi della natura.
La lettura tende con gli anni a diventare una specie di doppio dell'esistenza, anzi, un concentrato di esistenza raramente eguagliato, per intensità, nell'ordinario scorrere delle giornate.