Leggere è vedere per procura.
La scienza è conoscenza organizzata.
Di solito le nostre vite sono universalmente abbreviate dalla nostra ignoranza.
Di solito la nostra vita è universalmente abbreviata dalla nostra ignoranza.
Se è un dovere rispettare i diritti degli altri, è anche un dovere far rispettare i propri.
Il fatto, dimostrato da un esame del passato, che le maggioranze hanno avuto torto, non può renderci ciechi al fatto complementare che di solito le maggioranze non hanno avuto completamente torto.
Gli sciocchi ammirano ogni parola d'un autore famoso, io leggo per me solo, e mi piace soltanto quello che fa per me.
Lettore, in te palpita la vita, tu fremi d'orgoglio e amore: sei come me, lettore E perciò ti dedico i miei canti.
È assurdo avere una regola severa e fissa a proposito di ciò che uno deve o non deve leggere. Più della metà della cultura moderna dipende da ciò che uno non può leggere.
Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso.
È meglio non saper né leggere né scrivere che saper leggere e scrivere, e non esser capaci d'altro.
Oggi la lettura tende a diventare una specie di orgia, dove ciò che conta è la volgarità dell'immaginazione, la banalità della trama e la mediocrità dello stile.
Leggere mette in moto tutto dentro di te: fantasia, emozioni, sentimenti. È un'apertura dei sensi verso il mondo, è un vedere e riconoscere cose che ti appartengono e che rischiano di non essere viste.
Leggiamo per assaggiare la mediocrità e sentirci una schifezza; è un'esperienza che ci aiuta a riconoscere l'orrore quando comincia ad affiorare nel nostro lavoro, e a starne alla larga. Leggiamo anche per misurarci con la grandezza e il talento, per farci un'idea di tutto ciò che si può fare.
Quando si legge, si ama sempre un poco versarsi fuori di sé, viaggiare.
Ci si dovrebbe lasciar guidare, nelle letture, solo dalla propria inclinazione: quello che si legge per una sorta di senso del dovere porterà ben poco vantaggio.