L'estate era alle porte e mia sorella alla finestra.— Alessandro Bergonzoni
L'estate era alle porte e mia sorella alla finestra.
Io ero nel classico periodo in cui guardavo un uovo e chiedevo: chi sei tu? Né carne né pesce.
Il cervello di ognuno di noi è come un giardino senza panchine: difficile è riposare, e facile che qualcuno faccia pipì sui nostri sogni.
Correva l'anno 1600 berlinetta: dissero che in Australia era primavera e tornavano i boomerang.
Sono tanti i nomi che hanno fatto grande l'arte della musica: Verdi, Rossini, Nerone, Bach, Offenbach, Wagner, Offenwagner e Toscanini, l'inventore dei sigari piccoli.
La sessualità è il tarlo del legno. Ma il sesso non è nell'organo: è nel pensiero, nella creatività. Il coito è solo il momento più banale.
Fredda Cagliari di pietra: in estate devi essere di un caldo rovente, Cagliari, come una fornace.
Ora è l'inverno della nostra scontentezza reso gloriosa estate dal riscaldamento centralizzato.
Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte.
È un chiaro segno dell'estate se la sedia si alza insieme a te.
Un girasole per il mio girasole, per illuminare le giornate fosche che detesti tanto. Piantane altri, così sarai più sicura dell'estate calda e soleggiata che ti aspetta. PS: Ti amo.
I nostri proverbi dovrebbero essere rifatti. Sono stati scritti d'inverno e adesso è estate.
Alcune persone seminano in primavera e se ne vanno in estate. Se ti sei impegnato per una stagione, arriva a vederne la fine. Non devi restare per sempre, ma almeno resta fino a che sia terminata.
L'estate non si caratterizza meno per le sue mosche e zanzare che per le sue rose e le sue notti stellate.
Un'estate fa non c'eri che tu ma l'estate assomiglia a un gioco È stupenda ma dura poco.
Il digiuno cessava quando nel cielo chiaro di quello scorcio d'estate spuntavano le prime tre stelle.