Meglio cinquant'anni d'Europa che un ciclo del Catai.
Perfettamente imperfetta, gelidamente regolare, splendidamente nulla, / Morta perfezione, nulla di più.
Vive più fede nell'onesto dubbio, Credimi, che in metà delle religioni.
Io sono una parte di tutto quello che incontrerò.
Il tempo, un pazzo che sparpaglia della polvere, e la vita, una furia che butta fiamme.
L'autorità dimentica un re morente.
L'Europa non è solo greca, né solo ebraica, e nemmeno greco-ebraica. È altrettanto decisamente romana. "Atene e Gerusalemme", certo, ma anche Roma.
La federazione europea non si proponeva di colorare in questo o quel modo un potere esistente. Era la sobria proposta di creare un potere democratico europeo.
La gente oggi non vuol governare; essa vuole esser governata, e avere la sua pace. Se fossero di più i grandi uomini di stato in Europa, ci sarebbero meno partiti.
Tatiana è l'amica mia grassa, tarmente grassa che si se veste de bianco ce fanno sopra i murales.
Il termine Europa allude evidentemente all'unità di una vita, di un'azione, di un lavoro spirituale.
Se noi non abbiamo una cultura europea, non possiamo nemmeno parlare d'Europa. Eppure l'intellettuale europeo esiste già.
La costruzione dell'Europa è un'arte. È l'arte del possibile.
Lavoriamo perché l'Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, appunto un luogo della libertà, della fraternità e della pace.
Ci sono tre principali gruppi di uomini: selvaggi, barbari inciviliti, europei.
Dell'Europa percepiamo ancora più limiti che opportunità.
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