Meglio cinquant'anni d'Europa che un ciclo del Catai.— Alfred Tennyson
Meglio cinquant'anni d'Europa che un ciclo del Catai.
Il tempo, un pazzo che sparpaglia della polvere, e la vita, una furia che butta fiamme.
La conoscenza arriva, ma la saggezza tarda.
Tieniti al lato più luminoso del dubbio.
Quell'eterna mancanza di soldini, che tormenta gli uomini pubblici.
Perfettamente imperfetta, gelidamente regolare, splendidamente nulla, / Morta perfezione, nulla di più.
Lavoriamo perché l'Europa torni ad essere un grande sogno, un crocevia di popoli e di culture, un approdo certo per i diritti delle persone, appunto un luogo della libertà, della fraternità e della pace.
La libertà ha sempre significato in Europa una franchigia per essere chi autenticamente siamo.
Con l'Europa non si afferma un'idea di pace, ma di guerra: paesi l'un contro l'altro armati. Io non ce l'ho con la Germania: difende i suoi interessi. Dovremmo farlo tutti.
È finita in Europa l'"età dell'oro". È finita la fiaba del progresso continuo e gratuito. La fiaba della globalizzazione, la "cornucopia" del XXI secolo. Il tempo che sta arrivando è un tempo di ferro.
Due grandi narcotici europei, l'alcol e il Cristianesimo.
Dell'Europa percepiamo ancora più limiti che opportunità.
La dimensione dell'Europa non è lo spazio, che la ridurebbe ad un appendice della penisola asiatica, ma il tempo, la storia, la tradizione, il passato.
Gli immigrati dal Nord Africa sono un problema europeo. Ma l'Unione Europea, purtroppo, continua a proporre soluzioni obsolete, che andavano bene in un'altra epoca. L'Europa è da rifondare. Anzitutto nella solidarietà.
Chi conosce la storia, in particolare la storia europea, saprà riconoscere che il dominio dell'istruzione o di governo di qualsiasi fede religiosa non è mai un affare felice per il popolo.