Un uomo si siede sul water: "Eccomi interconnesso con l'internet fognario mondiale".
Questo deprecabile razzismo da stadio sta rovinando l'immagine di milioni di razzisti per bene.
La guerra è la pace con altri mezzi.
Questi giovani d'oggi non credono a niente: noi, alla loro età, eravamo pieni di delusioni.
- Lei è dalla parte del torto. - Ingenuo. È il torto che è dalla mia parte.
Ho sempre avuto un dubbio: 'Trading on line' significa commettere un adulterio in rete?
Tutto è così tecnologico e tutti siamo connessi.
I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli.
Girano voci sugli Internets...
La Rete è una perdita di tempo, ed è giusto quello che c'è di buono a riguardo.
C'è veramente tutto su Internet. Si tratta del rapporto tra quantità da una parte, e cultura e identità, dall'altra. Le informazioni sul mondo che poteva ricevere un contadino 700 anni fa, nell'arco della sua vita, sono meno di quelle che possiamo avere noi in un giorno.
Internet è spaventoso.
Nel Mali ho visto un computer nel municipio e uno in una scuola. Ma non c'è corrente elettrica per farlo funzionare. Poco male, dicono le agenzie per lo sviluppo, ci mettiamo un generatore. E i soldi per il carburante dove li trovano? Internet non è la risposta per ogni problema.
In chat si può essere chiunque e il suo contrario, non si sentono i giudizi degli altri, non c'è morale (se non la netiquette prevista), non ci sono silenzi, e non c'è lo spettro più terribile: la solitudine.
Per carità esci dalla virtualità.