La sventura è la nostra più grande maestra e la nostra migliore amica. È lei che c'insegna il senso della vita.
L'opinione pubblica per molte persone è solo una scusa per non averne una propria.
Il bene e il male non esistono che nell'opinione. Il saggio, come guida di comportamento, non ha che il costume e l'uso.
La poesia dev'essere la naturale effusione dell'anima nostra.
Una persona non è mai felice se non a prezzo d'una certa ignoranza.
Confesso che nella parola beneficenza non trovo più la sua primitiva bellezza; è stata sciupata dai farisei che l'hanno troppo usata.
Cercare di dare un senso alla nostra esistenza può esasperare il nostro animo, ma una vita priva di questo significato rappresenta la tortura del desiderio e dell'inquietudine.
Lo scopo della vita è l'autosviluppo. Sviluppare pienamente la nostra individualità, ecco la missione che ciascuno di noi deve compiere.
Lo scopo della vita dell'uomo è l'impiego di tutte le possibili facoltà per lo sviluppo multilaterale di tutto l'essere.
Pregare è pensare al senso della vita.
La vita non è ciò che si è vissuto, ma è quella che si impiglia nel cuore e ci rimane.
La chiarezza del significato della vita percepita su un letto di ospedale svanisce quando ritornano i molti obblighi quotidiani e ricominciano a dominare la vita.
Solo i poveri conoscono il significato della vita; chi ha soldi e sicurezza può soltanto tirare a indovinare.
Non posso vivere se non faccio lavorare il cervello. Quale altro scopo c'è nella vita?
Lo scopo della vita, la sua vocazione è la gioia.
È buona cosa apprendere la cautela dalle sventure altrui.
C'è una sola strada che porta gli uomini alla vera grandezza umana: la dura scuola delle sventure.
La sventura colpisce egualmente i felici e gli infelici: ma per i primi sembra giustizia.
Chi si lascia stordire dalla sventura, non può approfittare del suo insegnamento.
Per gli uomini le sventure altrui sono la miglior medicina delle proprie.
Niente è più facile che sopportare con forza d'animo le sventure altrui.
Quando sui grandi della terra s'abbatte qualche grande sventura, non la si attribuisce più alla gelosia degli dèi ma alla loro giustizia.
È permesso guardare la sventura a tradimento per soccorrerla.
Lo sventurato non bello, e maggiormente se vecchio, potrà esser compatito, ma difficilmente pianto. Così nelle tragedie, ne' poemi, ne' romanzi ec. come nella vita.
La svenura ti chiarirà se tu hai un amico o solo uno che si dice tale.
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