L'amore è come la devozione; viene tardi. Non si è né innamorate né devote a vent'anni, a meno che non si abbia una disposizione speciale, una specie di santità innata.
L'ironia è la gaiezza della riflessione e la gioia della saggezza.
Qualunque cosa si dica, il cattolicesimo è ancora la forma più accettabile di indifferenza religiosa.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
Soltanto i despoti sostengono che la pena di morte è un attributo necessario all'autorità. Il popolo sovrano un giorno l'abolirà.
Il lavoro è un'ottima cosa per l'uomo: lo distrae dalla sua vita, gli impedisce di vedere quell'altro essere che è sé stesso e che gli rende spaventosa la solitudine.
L'amore reca più male che bene.
Il volgo crede, secondo la mitologia, che la bellezza sia la madre dell'amore, invece è l'amore che crea la bellezza, è l'amore che dà espressione allo sguardo, grazia al corpo, fascino allo spirito, vibrazione alla voce; l'amore è il sole che fa sbocciare i fiori dell'anima.
L'amore è il desiderio di possedere il bene per sempre.
Perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi la passione.
L'amore: un sentimento inventato: ciò che conta è il gioco della seduzione, il rituale di piacere a qualcuno.
È la vecchia, vecchia storia: l'amore, ma non al principio, bensì l'amore alla fine della stagione, quando è molto più soddisfacente.
Tutto l'amore del mondo a volte non basta per costruire una relazione.
Di tutti i sentimenti, l'amore è quello che ha maggior bisogno di ozio.
Le persone gravi, malinconiche, diventano più leggere e di tanto in tanto affiorano alla loro superficie, proprio attraverso ciò che rende gli altri pesanti, attraverso l'odio e l'amore.
C'è forse un Dio che sia potente abbastanza contro l'amore?
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