L'arte non è una sottomissione ma una conquista.
Un uomo che se ne frega del mondo, se trova sul serio l'affetto, il sacrificio, una qualunque di queste fregnacce, è suonato per sempre.
In politica è a volte, come nella grammatica: un errore che commettono tutti viene finalmente riconosciuto come una regola.
Una grande attrice è una donna capace di incarnare un gran numero di personaggi dissimili fra loro; una diva è una donna capace di provocare un gran numero di sceneggiature simili fra loro.
Il mistero più grande non è che noi siamo stati scagliati a caso tra la profusione della materia e le stelle ma che dentro questa prigione noi possiamo tracciare da noi stessi immagini abbastanza potenti da negare la nostra nullità.
L'arte moderna è ciò che accade quando i pittori smettono di guardare le donne e pensano di avere un'idea migliore.
Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.
L'arte si rivolge a tutti nella speranza di essere, prima di tutto, sentita, di suscitare uno sconvolgimento emotivo.
L'arte comincia là dove l'imitazione finisce.
E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza.
Se invece di prendere sul serio l'arte, la prendessimo per quel che è, come intrattenimento, un gioco, una diversione, l'opera artistica guadagnerebbe così tutta la sua ammaliante riverberazione.
L'arte è un farmaco per gli imbecilli.
L'arte è spesso una causa di malinteso, perché la gente può farne qualsiasi cosa desideri. C'è un malinteso quando si desidera davvero dire qualcosa, e le persone non lo comprendono. Per me il malinteso è molto più forte dell'idea da cui ero partito.
L'arte, se ci libera dai feticci assenti e astratti, ci libera anche dalle idee generose e dalle preoccupazioni sociali, ugualmente feticci.
Esistono due modi per non apprezzare l'arte. Il primo consiste nel non apprezzarla. Il secondo nell'apprezzarla con razionalità.