Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti, ma quelli che partecipano alla gara (e tra di essi infatti vi sono i vincitori), così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono.
— Aristotele
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La nostra interpretazione
Aristotele ci invita a riflettere sul valore intrinseco dell'azione e della partecipazione, piuttosto che sull'esito finale o su attributi esteriori come l'apparenza fisica. In un contesto competitivo simile alle Olimpiadi, il filosofo greco evidenzia la dignità di chi si impegna nel perseguimento della giustizia e del bello indipendentemente dal risultato ottenuto o dalla presunta inferiorità in termini fisici. Questa riflessione è un invito a non sottovalutare l'importanza dell'impegnarsi nella vita quotidiana con intenzioni nobili, poiché tale azione stessa conferisce dignità e valore all'esistenza.