Nulla è più innaturale dell'ovvio.— Arthur Conan Doyle
Nulla è più innaturale dell'ovvio.
Dopo aver eliminato l'impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
È un errore enorme teorizzare a vuoto. Senza accorgersene, si comincia a deformare i fatti per adattarli alle teorie, anziché il viceversa.
Non c'è nulla di così ingannevole come un fatto ovvio.
Quando si premedita freddamente un delitto, si premeditano freddamente anche i sistemi per celarlo.
Chi si dedica a letture occasionali, raramente possiede una cultura molto rigorosa.
Il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare.
Niente è più innaturale dell'ovvio.
Combattere contro l'"ovvio" è una battaglia al tempo stesso assurda, per l'evidenza di ciò che dice, e disperata per la sua inutilità.
Accadono fatti molto comuni, e l'umanità non se ne preoccupa. È necessaria una mente molto atipica per intraprendere l'analisi dell'ovvio.
L'unica cosa che l'artista non riesce a vedere è ciò che è ovvio. L'unica cosa che il pubblico riesce a vedere è ciò che è ovvio. Il risultato è la critica giornalistica.