Il matrimonio è una trappola che la natura ci tende.
Il suicida è uno che, anziché cessar di vivere, sopprime solo la manifestazione di questa volontà: egli non ha rinunciato alla volontà di vita, ma solo alla vita.
Davanti a un'opera d'arte bisogna comportarsi come di fronte a un principe, e mai prendere la parola per primi. Altrimenti, si rischia di sentire soltanto la propria voce.
L'onore è la coscienza esterna e la coscienza l'onore interno.
L'intelletto non è una grandezza estensiva bensì intensiva: perciò un solo individuo può tranquillamente opporsi a diecimila imbecilli, e un'assemblea di mille imbecilli non fa una persona intelligente.
Ognuno ha sempre bisogno di una certa quantità di preoccupazioni, sofferenze o necessità, come la nave, per procedere fermamente e in linea retta, ha bisogno della zavorra.
Spòsati: se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, diventerai filosofo.
Ogni buon matrimonio è territorio segreto, uno spazio necessariamente bianco sulla mappa della società. Ciò che gli altri non sanno della tua relazione coniugale, la rende tua.
Il matrimonio e il celibato hanno entrambi degli inconvenienti; bisogna scegliere quello in cui gli inconvenienti non sono senza rimedio.
Il matrimonio è un istituto meraviglioso, ma chi vorrebbe vivere in un istituto?
Il lavoro di una donna è quello di sposarsi il più presto possibile e quello di un uomo quello di mantenersi scapolo finché può.
Settembre è il mese perfetto per i matrimoni. Né caldo né freddo. Né bello né brutto. Come il matrimonio, appunto.
Chi si sposa, capirà; chi non si sposa, ha già capito.
Il matrimonio è quell'istituto che trasforma l'ex marito nell'INPS.
L'amore umano che si concretizza nel matrimonio deve costituire la pietra di un guado verso l'amore universale.
Non m'importa se è capitato al mio matrimonio o ad un funerale o al mio capezzale... E' capitato!