Ho perso tua madre dopo ventidue mesi di matrimonio. Sono bastati a riempire una vita.— Ada Monroe
Ho perso tua madre dopo ventidue mesi di matrimonio. Sono bastati a riempire una vita.
Questa stagione è tutta un palpitare di vita, ed io ti vedo in ogni cosa, come se tu stessi ancora tornando a casa da me.
Ho guardato un'altra volta nel pozzo di Sally, ma non ho visto nulla che mi potesse tormentare: solo nuvole Nuvole e poi il sole.
Quello che abbiamo perduto non ci verrà mai restituito. La terra non guarirà. Troppo sangue... il cuore non guarirà. La sola cosa che ci è data è accettare ed imparare dal passato.
Come molti sperimentano quotidianamente nella vita di coppia, le dichiarazioni di astio superano spesso quelle di amore: tra moglie e marito c'è più volersi male che non volersi bene.
Il più santo dei vincoli che esistano nell'umana famiglia è il matrimonio. Lega per la vita due esseri e li fa felici se veramente meritano d'esserlo.
Il divorzio è l'ammissione di una sconfitta. Come il matrimonio.
Chi si sposa, almeno sa chi è il suo avversario.
Il matrimonio è un mosaico che completi col tuo coniuge. Milioni di minuscoli momenti che creano la vostra storia d'amore.
In Italia il matrimonio è quell'istituto che trasforma un marito nell'Inps.
Spòsati: se trovi una buona moglie sarai felice; se ne trovi una cattiva, diventerai filosofo.
Si dice che il matrimonio sia la tomba dell'amore. Io riformulerei il luogo comune: il matrimonio è la tomba delle aspettative reciproche.
Si è mal disposti al matrimonio quando non si possiede la stoffa di un despota o di uno schiavo.
Chi non riesce a fare insegna. Chi non riesce a sposarsi organizza.