L'onore è la coscienza esterna e la coscienza l'onore interno.— Arthur Schopenhauer
L'onore è la coscienza esterna e la coscienza l'onore interno.
La salute sta tanto al di sopra di tutti i beni esteriori, che in verità un mendico sano è più felice di un re malato.
Le dottrine di fede, fondate su autorità, miracoli e rivelazione, sono un sussidio adatto solo all'età infantile dell'umanità.
L'invidia è naturale all'uomo: tuttavia è un vizio e una disgrazia allo stesso tempo.
Nessuno si è mai veramente sentito felice nel presente, a meno che non fosse ubriaco.
La vita dei più non è che una diuturna battaglia per l'esistenza, con la certezza della sconfitta finale.
La riforma della coscienza consiste solo nel far sì che il mondo si renda conto della sua stessa coscienza, nel risvegliarlo dal sogno che sogna su sé stesso, nello spiegargli le sue proprie azioni.
Una buona coscienza è un Natale perpetuo.
Non c'è una sorta di sangue versato, quando viene ferita la coscienza? Attraverso questa ferita scorrono via la vera umanità e l'immortalità dell'uomo, ed egli sanguina fino a morte eterna.
Coscienza. La voce interiore che ci avverte che qualcuno potrebbe vederci.
Avere la coscienza pulita è segno di cattiva memoria.
La coscienza è quella voce interiore che ci avverte della possibilità che qualcuno ci stia guardando.
Il bambino entra nel mondo e la madre in un altro stato di coscienza, nessuno dei due è più lo stesso.
La coscienza è molto più che la spina, è il pugnale nella carne.
La coscienza è una suocera le cui visite non finiscono mai.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l'esistenza si sveglia.