Si danno decadenze e disfacimenti ai quali non bisogna contrastare.
Gli uomini, non appena hanno atterrato un idolo, corrono a rizzarne un altro.
Non è più misero uso della intelligenza che di spenderla tutta in mettere a nudo e schernire la stupidezza altrui.
Il discorso d'infinite persone è formato di parole simili a monete false, adulterate, o corrose: non hanno mai il valore che mostrano d'avere e che dovrebbero avere.
A chi calcola troppo, come a chi calcola troppo poco, il conto della vita non torna mai.
La decadenza è la perdita totale dell'incoscienza; perché l'incoscienza è il fondamento della vita. Il cuore, se potesse pensare, si fermerebbe.
Genealogia della decadenza: dal saggio al filosofo, dal filosofo all'intellettuale, dall'intellettuale all'"operatore culturale".
A noi che siamo nati dopo la fine di tutto, non resta nemmeno la freschezza del decadere.