I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.— Arturo Graf
I giudizi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi.
Nessun più sicuro segno di debolezza che il diffidare istintivamente di tutto e di tutti.
La rosa ha le sue spine, e per questo è la rosa il fiore dell'amore.
Può dire di non essere mai andato a scuola chi non fu alla scuola del dolore.
Chi non abbia altro che quattrini è un povero diavolo.
Chi si fida di ognuno, mostra d'avere poco discernimento e poco giudizio: chi non si fida di nessuno, mostra d'averne anche meno.
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto lo pronunci freddamente e senza passione.
Le persone più giudiziose che s'incontrano nella società sono gli uomini d'affari e gli uomini di mondo, che ragionano di quel che vedono e sanno, invece di far delle distinzioni sottili su come le cose dovrebbero essere.
Giudichiamoci non già in base alla nostra cortesia, ma in base al nostro cuore.
Siamo cauti nei giudizi. Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo.
Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
L'unica capace di giudicare è la parte in causa, ma essa, come tale, non può giudicare. Perciò nel mondo non esiste la vera possibilità di giudizio, ma solo un riflesso.
Il giudizio è la facoltà che acquisiamo più tardi e perdiamo più presto. I bambini non ne hanno, i vecchi non ne hanno più.
Vedo che i giudizi degli uomini formano un tutto unico colle loro fortune e che i fatti esteriori si trascinano dietro le loro qualità intime, per degenerare ugualmente.
Socratica è la consapevolezza della nullità di ogni giudizio in un senso più elevato di quanto possano stabilirlo il pro e il contro degli uomini. Il vero giudizio è pronunciato sin dall'inizio: esso mira a esaltare la vittima.