Il saggio sdegna, non di ridere, ma di deridere.
Non è più misero uso della intelligenza che di spenderla tutta in mettere a nudo e schernire la stupidezza altrui.
Il filosofo rimane confuso, vedendo quanti mali bisogna tollerare, e quanti talvolta favorire, perché il male non cresca fuor di misura.
Non è vero artista colui che per piacere altrui sostenga di dispiacere a se stesso.
Sebbene possa alle volte parere il contrario, uno spirito superiore non può essere soggiogato da uno spirito inferiore.
Bisogna salir così alto, che la stessa superbia si rimanga per istrada a mezzo dell'erta.
Derisione. L'argomento inefficace con cui uno stolto immagina di avere trovato risposta al disprezzo del saggio.
Gli indigeni che battono i tamburi per scacciare gli spiriti del male sono derisi dagli automobilisti che suonano il clacson agli ingorghi.
Passiamo metà della vita a deridere ciò in cui altri credono, e l'altra metà a credere in ciò che altri deridono.
Chiunque si avvicini a una ragazza rischia di essere deriso: questa è la posta. Su, rischia dunque e alla peggio lasciati deridere.