La gioia è una forma d'amore.
Coscienza è capacità di verità e obbedienza nei confronti della verità, che si mostra all'uomo che cerca col cuore aperto.
Dio non ha solo parlato, non ha solo compiuto segni prodigiosi nella storia dell'umanità, Dio si è fatto così vicino da farsi uno di noi e percorrere le tappe dell'intera vita dell'uomo.
Essere vigilanti significa: sapersi ora sotto gli occhi di Dio ed agire come si suole fare sotto i suoi occhi.
La Chiesa non agisce per estendere il suo potere o affermare il suo dominio, ma per portare a tutti Cristo, salvezza del mondo.
L'amore è la sola forza in grado di cambiare il cuore dell'uomo e l'umanità intera, rendendo proficue le relazioni tra uomini e donne, tra ricchi e poveri, tra culture e civiltà.
Il frutto visibile di una fede viva è la gioia. Anche umanamente, quando c'è il massimo di amore c'è felicità e humor.
La salute si basa sulla felicità: dall'abbracciarsi e fare il pagliaccio al trovare la gioia nella famiglia e negli amici, la soddisfazione nel lavoro e l'estasi nella natura delle arti.
La gioia rende l'uomo socievole, il dolore lo allontana dagli altri.
Il dolore può badare a se stesso, ma per capire il pieno valore della gioia bisogna avere qualcuno con cui condividerla.
Le grandi gioie sono indiscrete.
Un sacrificio compiuto per esigenza di onestà è la più alta gioia dello spirito.
Con la gioia tutti i doveri diventano più tollerabili e anche piacevoli: è come un po' di olio che entra negli ingranaggi della macchina.
C'è la gioia di essere sano e giusto, ma c'è soprattutto l'immensa gioia di servire.
La gioia è un'affezione passiva che aumenta la nostra potenza di agire, e solo la gioia può essere un'affezione attiva.
La cosa che in questo mondo può essere più orrida è la gioia.
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