Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano.— Hermann Hesse
Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano.
Un figlio può prendere dal padre il naso, gli occhi e perfino l'intelligenza, ma non l'anima. L'anima è nuova ad ogni uomo.
In ogni gioia c'è questo di splendido, che arriva immeritata e che non si può mai comperare.
Nulla è più difficile che condurre un uomo alla propria felicità.
Il viaggio fu, in realtà, una delusione, cioè per allora, perché in seguito esso fece maturare i più splendidi frutti.
La saggezza non è comunicabile. La scienza si può comunicare, ma la saggezza no. Si può trovarla, viverla, si possono fare miracoli con essa, ma spiegarla e insegnarla non si può.
Chi non ha mai visto gli agnellini giocare, non avrà mai un'immagine chiara della gioia che può pervadere la vita.
Tutto ciò che è umano è patetico. La segreta fonte dell'Umorismo stesso non è gioia ma dolore. Non c'è umorismo in cielo.
Come i bambini ed i vecchi si mise a piangere senza sapere il perché, ‐ di dolore ch'era gioia, di gioia ch'era dolore.
La vedono sempre volentieri, come succede quando incontriamo chi ha desiderio di noi, non chi ha bisogno.
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
Non cercare la gioia nei beni di consumo, perché questo ti costerà caro.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
È necessaria l'infelicità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità... la morte per comprendere la vita. Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene.