Non chiedere la luna. Abbiamo le stelle.— Bette Davis
Non chiedere la luna. Abbiamo le stelle.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Io, della Luna conosco praticamente tutto; se dovessi andarci sarebbe inutile. E poi, dovrei salire sull'astronave. Ma lo sa che io non prendo neppure l'aereo.
Lunedì vuol dire Luna; Martedì, Marte; Mercoledì, Mercurio; Giovedì, Giove; Venerdì, Venere; Sabato, Saturno; Domenica, Sole.
C'è la luna che chiede di restare Quanto basta perché le nuvole mi facciano volare via Bene, è giunto il momento per me di andare, non ho paura, paura di morire.
La Luna, per colui che pensa in termini di eternità, è il fulgente memento mori che Dio ripete ogni giorno alla «gran madre antica».
La luna nello scempiato alone non è che un occhio, tutto mangiato dalle mosche, che emana lume di lutto.
La luna è l'anima, è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni. La terra è la realtà, il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni.
Cala la luna e io non spero, l'illusione è il lusso della gioventù.
La luna è come la libertà: sta in cielo e in fondo al pozzo.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.