Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna.— Giordano Bruno
Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna.
La materia della natura non ha forma alcuna assolutamente; ma la materia dell'arte è una cosa formata già della natura.
E non è quel che noi siamo e quel che noi facciamo, che ne rendi onorati o disonorati, ma sì ben quel che altri stimano, e pensano di noi.
Chi nulla ama non ha da temere, o sperare, o vantarsi, a andar fiero, osare, umiliarsi, emulare, adirarsi, o provare altri sentimenti del genere.
Le forze che legano in prospetti universale sono il Dio, il Demone, l'Essere animato, la Natura, la Sorte e Fortuna, infine il fato.
Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte.
La Luna, per colui che pensa in termini di eternità, è il fulgente memento mori che Dio ripete ogni giorno alla «gran madre antica».
Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto dalla luna poi ch'entrati eravam nell'alto passo.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Io, della Luna conosco praticamente tutto; se dovessi andarci sarebbe inutile. E poi, dovrei salire sull'astronave. Ma lo sa che io non prendo neppure l'aereo.
Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro.
Le stelle intorno alla bella luna celano il volto luminoso quando, al suo colmo, più risplende sopra la terra.
La luna, rana d'oro del cielo.
Abbiamo perso la Luna.
Magnifica desolazione.