Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna.— Giordano Bruno
Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna.
Da più cose, dunque, io sono avvinto, più persone, perciò, sento che mi avvincono, perché diversi e distinti sono i gradini della bellezza.
L'eroico ingegno si contenta più tosto di cascar o mancar degnamente e nell'alte imprese, dove mostre la dignità del suo ingegno, che riuscir a perfezione in cose men nobili e basse.
Tanti sono i generi e le diversità del bello, tanti, si intende, sono i generi e le diversità delle ligature.
Se l'astrologia considera il futuro come fato predestinato e governato dai moti dell'universo è evidente che gli esseri viventi - e in specie quelli intelligenti - non possono mutare il corso degli eventi. Non è possibile quindi utilizzare le predizioni astrologiche per influenzare il futuro secondo specifiche esigenze.
Accade in color che amano la verità e la bontà , come son trovati di quelli che si son ridutti sino alla morte, alle pene ed essere ignominiosamente trattati da gli popoli ignoranti e sette volgari.
Celeste paölotta.
La Bellezza è una forma del Genio, anzi, è più alta del Genio perché non necessita di spiegazioni. Essa è uno dei grandi fatti del mondo, come la luce solare, la primavera, il riflesso nell'acqua scura di quella conchiglia d'argento che chiamiamo luna.
Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. Sii tutto in ogni cosa. Metti tanto quanto sei, nel minimo che fai, come la Luna in ogni lago tutta risplende, perché in Alto vive.
Se il Sole e la Luna dovessero dubitare Subito si spegnerebbero.
La luna in mezzo alle minori stelle chiara fulgea nel ciel queto e sereno, quasi abscondendo lo splendor di quelle, e 'l sonno aveva ogni animal terreno dalle fatiche lor dïurne sciolti: e 'l mondo è d'ombre e di silenzio pieno.
Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo se sarà il caso.
Cinque volte racceso e tante casso lo lume era di sotto dalla luna poi ch'entrati eravam nell'alto passo.
Magnifica desolazione.
Noi non abbiamo vie di mezzo: o stiamo sulla luna o andiamo nel pozzo.
La luna strisciò tonda sotto l'intelaiatura della finestra. Non era più un alone crocifisso, era la faccia grassa e oscena di un curioso che fruga con gli occhi camere e letti.