La violenza è il frutto del desiderio.— Buddha
La violenza è il frutto del desiderio.
La salute è il miglior guadagno.
Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità.
Gli sciocchi sono dediti alla distrazione gente di poco intendimento! Il saggio invece custodisce l'attenzione come la ricchezza più preziosa.
Come la rupe massiccia non si scuote per il vento, così pure non vacillano i saggi in mezzo a biasimi e lodi.
Tutto proviene dal nulla e da questa comunanza di origine deriva il dovere di fratellanza e di pietà verso tutte le creature.
La storia non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
La nonviolenza non funziona sempre.
Nessuno può essere costretto dalla violenza o dalle leggi ad essere felice; per conseguire tale stato sono invece necessari un'amorevole e fraterna esortazione, una buona educazione e soprattutto un personale e libero giudizio.
Fate l'ammore invece di impugnare quel coltello, la violenza è stata sempre il metodo di chi non ha cervello.
Soltanto i deboli commettono crimini: chi è potente e chi è felice non ne ha bisogno.
Finora si è considerato il campo animale come un campo libero dove uno potesse portare stragi; la nonviolenza inizia il piano di un accordo col campo animale, che potrà arrivare molto lontano.
Quando la ragione tace e tocca alla violenza la decisione suprema, la miglior difesa consiste nell'assalto.
La violenza da parte delle masse non eliminerà mai il male.
Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo non violento?