Non c'è presa di coscienza senza dolore.— Carl Gustav Jung
Non c'è presa di coscienza senza dolore.
In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.
I sogni portano successivamente a galla, nel corso del trattamento, i contenuti dell'inconscio per esporli alla forza disinfettante della luce del giorno, riscoprendo anche elementi importanti creduti perduti.
Il vino della giovinezza a volte non diventa chiaro con il passare del tempo, ma torbido.
L'inconscio non è soltanto male, ma è anche la sorgente del bene più alto; non è solo buio ma anche luce, non solo bestiale, semi-umano, demoniaco, ma sovrumano, spirituale e, nel senso classico del termine, "divino".
Nel fare una scoperta non manchiamo mai di ottenere una conoscenza incompleta delle altre di cui non avevamo in precedenza alcuna idea, cosicché non possiamo risolvere un problema senza scoprirne di nuovi.
Quando la vostra attenzione si muove verso l'Adesso, vi è uno stato di vigilanza. È come se vi foste risvegliati da un sogno, il sogno del pensiero, il sogno del passato e del futuro. Così chiaro, così semplice. Non vi è spazio per creare problemi. Solamente questo momento. Così come è.
Vedere non basta, vedere non è capire, anzi vedere può essere quasi niente se l'atto fisico del guardare non s'accompagna alla consapevolezza della possibile dimensione latente degli oggetti.
Nessuna potenza al mondo può impedirti di progredire con altrettanta certezza e ineluttabilità come puoi fare tu stesso.
La fondamentale esperienza di base che funge come base di ogni esperienza religiosa è la presa d'atto dell'esistenza dell'oltre.
Ora egli è dipartito da questo strano mondo un po' prima di me. Questo non significa nulla. La gente come noi, che crede nella fisica, sa che la differenza tra passato, presente e futuro è solo una persistente e testarda illusione.
Come facciamo a vivere senza le nostre vite? Come sapremo di essere noi senza il nostro passato?
Per la prima volta nella sua vita pura di ragazzo gli si affacciò alla mente una vaga idea di ciò che è la vita, che ci spinge tutti a lottare, a volte con gran serenità e a volte con una grande tristezza.
La felicità... è fatta di una cosa grande: apprezzare la vita sapendo che dopo viene la morte.
Se un uomo pensa al suo stato fisico o morale, quasi sempre scopre che è malato.