L'integrale dei fuggenti attimi è l'ora.— Carlo Emilio Gadda
L'integrale dei fuggenti attimi è l'ora.
Le moribonde parole dello Incas. Secondo cui la morte arriva per nulla, circonfusa di silenzio, come una tacita, ultima combinazione del pensiero.
L'italiani sono di simulato sospiro.
Se un'idea è più moderna di un'altra, è segno che non sono immortali né l'una né l'altra.
L'io, io!... Il più lurido di tutti i pronomi.
Chi ha visto le cose del presente ha visto tutto, sia tutto quello che ha avuto luogo dall'inizio dell'eternità, sia tutto quello che avrà luogo per un tempo senza fine; perché tutte le cose sono di un solo genere e di una sola forma.
La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda. La memoria è un presente che non finisce mai di passare.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
Vivere nel tempo futuro significava alimentare, in contrasto con il presente, una vita ideale che ci avrebbe preservato dalla necessità di lasciarci coinvolgere dalla situazione che ci circondava.
Ciò che è più amaro, nel dolore di oggi, è il ricordo della gioia di ieri.
Per quanto sia stato prezioso il passato, il suo valore sarà sempre superato dal presente.
L'amore è l'esaltazione del tempo presente.
Il presente è il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.
Il presente è gravido dell'avvenire.
Il mondo è finito ieri, oggi è un'azione ripetuta.