Nella vita è più bello donare che ricevere, perché la riconoscenza è il più noioso dei sentimenti, in amore è l'opposto: avere e non essere avuti.
La nostra vita è una catena di menzogne tessuta con molta grazia; con una grazia che se volessimo sempre scoprire la discordanza tra gli atti e le parole, tutte le persone sembrerebbero ipocrite...
La donna ama maggiormente dopo la donazione: agisce allora in lei l'istinto della specie.
Se una infermità vi è nella mia mente essa non è abulia né impulsività, ma è l'eccesso di volontà.
Lo spazio è la prigionia del corpo, il tempo è quella dello spirito.
Triste è giungere alla casa paterna quando la folgore s'è abbattuta sulla quercia maggiore.
Meglio dare che prendere; ma talvolta può esserci più umiltà nel ricevere che nel donare.
La sfrontatezza degli uomini è tale che, sebbene abbiano ricevuto molto, si sentono come offesi, perché avrebbero potuto ricevere di più.
Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!
Chi meglio dà, maggiormente riceve.
È meglio ricevere che fare ingiustizia.
Quando non abbiamo più nulla da ricevere e giunge l'ora del dare, quando cioè suona l'ora dell'amore, allora non riconosciamo più il volto di cui il nostro fervore implorava la presenza.
La riconoscenza non esiste in natura, è dunque inutile pretenderla dagli uomini.
Di quanti sono affetti nobili, la riconoscenza è forse quello che più abbellisce il volto dell'uomo.
La riconoscenza è una responsabilità che alcuni non sanno reggere e che presto trasformeranno in rancore, talvolta in furore.
A volte, quando lavoro fino a tardi vedo le luci degli operai che fanno il doppio turno, degli impiegati, degli ingegneri, e mi viene voglia di andare a porgere un saluto pieno di riconoscenza.
La riconoscenza della maggior parte degli uomini non è che un segreto desiderio di ricevere benefici maggiori.
I genitori che si aspettano riconoscenza dai figli sono come quegli usurai che rischiano volentieri il capitale per incassare gli interessi.
Riconoscenza. Non si può pretender troppo dagli uomini. la riconoscenza dei beneficati non può arrivar fino al punto di perdonare ai benefattori.
La riconoscenza del beneficato arriva difficilmente fino al punto di perdonare al suo benefattore.
È molto meglio scegliere che essere scelti, ispirare riconoscenza che sentirla.
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