Come una macchia all'estremità della cornea che si vede sempre quando non la si guarda e a chi la vuol guardare sfugge la vita non si può né fuggire né possedere... se non che uno voglia chiuder gli occhi per sempre.
— Carlo Michelstaedter
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La nostra interpretazione
Carlo Michelstaedter offre una profonda meditazione sulle sfumature della condizione umana, descrivendo la vita come un'entità ambigua e intrattabile. L'analogia con l'imperfezione visiva nella cornea suggerisce che il disagio o le difficoltà sono sempre presenti ma non facilmente riconoscibili; esse sfuggono a chi cerca di ignorarle, mentre restano evidenti solo per coloro che cercano attivamente la verità. Questa riflessione invita al dialogo interiore e alla consapevolezza della propria condizione esistenziale.
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