Vi sono brave donne a questo mondo. Io ne ho conosciute perfino due o tre.
Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte.
Conosciuti bisogna diventare. E se uno scrittore resta abbastanza a lungo uno sconosciuto, di solito c'è una buona ragione.
Accavallò le gambe e si tirò su la gonna. Si può andare in paradiso anche prima di morire.
La faccia è la prima cosa che si butta via quando la fortuna ti abbandona, il resto della decadenza segue in tempi più lunghi.
Sono indifferente alla distruzione della razza umana, non me ne importa niente. Se spazzassero via tutta l'umanità non si perderebbe niente.
Pensate quel che una donna deve immolare quando ama. Libertà, tranquillità, attraenti moti di un'anima libera, civetteria, spassi, piaceri: vi perde tutto.
Chi perde una donna non sa quello che guadagna.
Se vuoi avere qualcosa da una donna chiedile tutto. Se vuoi avere tutto non concederle niente.
Le donne le perdonavano tutto, tranne la sua faccia.
La donna per l'uomo è uno scopo, l'uomo per la donna è un mezzo.
Da dove venivano le donne? Ce n'era una scorta infinita. Ciascuna di esse era diversa, unica. Avevano la passera diversa, i seni diversi, la bocca diversa, ma nessun uomo poteva godersele tutte, ce n'erano troppe, con le gambe accavallate, a far impazzire gli uomini. Che pacchia!
Le donne sono architette. Cessano di amarti quando non possono più fare progetti.
Tutte le donne, con rare eccezioni, sono inclini allo sperpero. Perciò ogni patrimonio, a parte i rari casi in cui l'abbiano acquistato esse stesse, dovrebbe essere messo al sicuro dalla loro stoltezza.
Nelle grandi crisi la parte delle donne consiste nel raddolcire i nostri infortuni.
La definizione della donna? Una sfinge senza segreti.