Il capitalismo è sopravvissuto al comunismo. Bene, ora si divora da solo.
Genio è l'uomo capace di dire cose profonde in modo semplice.
Ecco come il mondo finì, non con una bomba atomica, ma con merda merda merda.
Stasera il corpo ha battuto l'anima, di solito succede così.
L'uomo è una sommatoria di fetori e pulsioni sempre negative, un animale tollerabile solo nell'unica dimensione che lo mette in condizione di non nuocere: la solitudine.
Non c'è niente di così noioso come la verità.
Il capitalismo è un'ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria.
Questo è il vero genio del capitalismo: impacchettare, mettere l'etichetta con il prezzo sui sogni degli uomini. Mai valutarci al di sopra della nostra mediocrità.
Capitalismo è convertire lussi in necessità.
Mostratemi un capitalista, vi mostrerò una sanguisuga.
Il capitalista ha in comune con l'avaro l'amore della ricchezza come fine a sé stessa. Ma ciò che nell'avaro è soltanto una idiosincrasia, nel capitalista è l'effetto di un meccanismo sociale, del quale egli è soltanto una fra le tante ruote.
Il capitalismo è la sbalorditiva convinzione che il più malvagio degli uomini farà la più malvagia delle azioni per il massimo bene di tutti.
Il capitalismo odierno, giunto all'egemonia nella vita economica, si crea e educa, per via della selezione economica, i soggetti economici, imprenditori ed operai, di cui abbisogna.
La storia del capitalismo è la storia della pirateria organizzata da pochi che si appropriano del lavoro di molti.
L'odierno ordinamento capitalistico è un enorme cosmo, in cui il singolo viene immerso nascendo, e che è a lui dato, per lo meno in quanto singolo, come un ambiente praticamente non mutabile, nel quale è costretto a vivere.