Ci sono due stili nel dipingere ritratti: quello serio, ed il sogghigno.— Charles Dickens
Ci sono due stili nel dipingere ritratti: quello serio, ed il sogghigno.
Questo bambino è l'Ignoranza. Questa bambina è la Miseria. Guàrdati da tutti e due, da tutta la loro discendenza, ma soprattutto guardati da questo bambino, perché sulla sua fronte io vedo scritto: "Dannazione".
Servono venti anni a una donna per fare del proprio figlio un uomo, e venti minuti a un'altra donna per farne un idiota.
Più uno ingrassa, più diventa saggio. Pancia e saggezza crescono insieme.
Nessuno è inutile in questo mondo se è capace di alleggerire i pesi di un altro uomo.
Chiunque è capace di essere di buono e benevolo umore quando è ben vestito. Non c'è gran merito.
La scultura è il commento migliore che un pittore può fare sulla pittura.
Il pittore di ritratti è come lo scrivano, obbligato a copiare l'altrui scritto, senza poterlo correggere quando è sbagliato.
La pittura per me è una questione privata.
Nell'arte il segreto per crescere è confrontarsi. Una esposizione in un museo è una opportunità per confrontare un'opera con un'altra che è sempre la migliore lezione di pittura.
I colori in pittura sono le lusinghe per convincere gli occhi, come la dolcezza della metrica lo è in poesia.
Il tempio dell'arte è fatto di parole. La pittura e la scultura e la musica non sono che decorazioni alle sue finestre, traggono tutto il loro significato dalla luce, e il suggestivo solo dall'utilizzo del tempio.
Una zuppa di prima categoria è meglio di un dipinto di seconda categoria.
Se vi è qualcosa di umoristico nella mia pittura, non è il risultato di una ricerca cosciente. Questo humour deriva forse dal bisogno di sfuggire al lato tragico del mio temperamento. È una reazione, ma involontaria.
La bellezza femminile, che è un'inesistenza per il vero artista figurativo, fu e sarà sempre la prima essenziale rovina della pittura.
Li omini e le parole son fatti. E tu, pittore, non sapiendo operare le tue figure, tu se' come l'oratore che non sa adoperare le parole sue.