La vita è come un'opera di teatro, ma non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l'opera finisca priva di applausi.
È paradossale che nell'elaborazione di una comica la tragedia stimoli il senso del ridicolo; perché il ridicolo, immagino, è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire.
Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita... esso attiva il nostro senso delle proporzioni.
È un'estensione dello spirito, un potere inverso oltre che infinito. Negare la fede è confutare se stessi e lo spirito che genera tutte le nostre forze creative.
La giovinezza sarebbe un periodo più bello se solo arrivasse un po' più tardi nella vita.
Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca.
La vita è seria, l'arte è gaia.
La vita ha questo di strano: che se non vuoi accettare altro che il meglio, molto spesso riesci a procurartelo.
La vita non è solo lo scorrere del tempo. La vita è la raccolta di esperienze e la loro intensità.
La vita è tragicomica, c'è humor.
La vita è fatta di piccole solitudini.
La vita è un appuntamento, solo che noi non sappiamo mai il quando, il chi, il come, il dove.
Vita e morte sono illusioni: siamo in uno stato di costante trasformazione.
La vita è una malattia cronica che può essere curata solo con la morte.
Fa impressione chiamare i vivi con il nome dei morti e fa impressione pronunciare il nome di un morto e sentire un vivo che te risponde.
Se la vita non ci ha dato altro che una cella di reclusione, facciamo in modo di addobbarla, almeno, con le ombre dei nostri sogni.
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