Coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui.
La disperazione è un narcotico: culla l'anima nell'indifferenza.
L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell'odio, ci ha condotti a passo d'oca a far le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare ma ci siamo chiusi in noi stessi.
È veramente bello battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione. Perdere con classe e vincere osando, perché il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante.
Alla luce del nostro ego, siamo tutti dei re detronizzati.
Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che di intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e bontà.
Colui che è odioso al popolo è come un lupo per i cani: è lo spirito libero, il nemico della catena, il non-adoratore, randagio per i boschi.
Quando l'odio diventa vile si mette in maschera, va in società e si fa chiamare giustizia.
La guerra più terribile è quella che deriva dall'egoismo, e dall'odio naturale verso altrui, rivolto non più verso lo straniero, ma verso il concittadino, il compagno.
Mi odino pure, purché mi temano.
Odiare stanca.
L'odio è la nostra protesta contro l'«impossibilità» d'amore.
L'odio e la rabbia sono il più grande veleno della felicità d'uno spirito buono.
L'amore è quello di dare tutto di sé e della propria vita e del proprio avvenire perdere tutto - e di cercare per liberarsi di questo impegno del cuore inutilmente durante quarant'anni, senza fine, fino alla morte - questo è amore - e odio insieme.
L'ira è un'erbaccia, l'odio è l'albero.
Di tutti gli oggetti d'odio, un donna un tempo amata è il più odioso.