Il cinismo è una sorta di fratello cattivo del disincanto.— Claudio Magris
Il cinismo è una sorta di fratello cattivo del disincanto.
Si viaggia non per arrivare ma per viaggiare e fra gli indugi brilla il puro presente.
Una risata slarga e riscalda il cuore, ha la fraternità della preghiera; chi sa ridere di ciò che rispetta e amare ciò di cui ride, incluso in primo luogo se stesso, è un giusto.
La realtà non è idillica e non risparmia problemi né ostacoli a nessuno.
Il tentativo di capire il mondo e la vita e di inquadrarli in un ordine non rigido né dogmatico è una delle più grandi manifestazioni della libertà.
Forse l'idea che Dio abbia fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza non è una bestemmia né una fanfaronata, perché accorgersi, come Cottolengo, che non esiste mostruosità ma solo indicibile sofferenza in credito d'amore, è una grandezza degna di un Dio.
Chaplin ha speso tutto il suo genio per comprare sesso . Seppe addirittura fingersi ebreo, cosa difficilissima, per accattivarsi il potere finanziario a Hollywood... Un amabile cinico, creatore di un personaggio umanitario.
Gran bevitori, i cinici.
Il cinismo è dandyismo intellettuale.
Lo scetticismo ci aiuta a vivere; il cinismo a morire.
Cinico. Un uomo che conosce il prezzo di ogni cosa e non conosce il valore di nessuna.
Il cinismo è un modo spiacevole di dire la verità.
Questa società così fredda, così necrofila, così impaurita, così cinica ‐ e allo stesso tempo così travolta dalle sbornie del sentimentalismo ‐ ha paura dello spirito femminile perché questo spirito, che è concreto, attivo, la spingerebbe in una direzione opposta.
Il cinismo è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.
Cinico (s.m.). Mascalzone che, a causa di un difetto alla vista, vede le cose come realmente sono e non come dovrebbero essere.