Chi si modera di rado si perde.
Il Maestro disse: Non voglio aver nulla a che vedere con chi non si chiede: come fare? come fare?
Vivere nella povertà senza nessun risentimento, ecco ciò che è difficile; al confronto, essere ricchi senza arroganza non costa niente.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.
Per natura gli uomini sono vicini, l'educazione li allontana.
Tutto ciò che oltrepassa la misura è in equilibrio instabile.
La felicità è nota per la sua scarsità.
Il maestro disse: Chi si modera, raramente si perde.
Bisogna cercare di fare il domani migliore dell'oggi, fino a che viaggiamo nella vita. Poi, arrivati alla fine della strada, ci allietiamo moderatamente.
Non è anziano un tale perché il capo gli è divenuto canuto... ma colui nel quale vi sono verità, giustizia, rispetto della vita, temperanza, e dominio su se stesso, che ha scosso da sé ogni macchia.
Il carattere umano è come una bilancia: in un piatto è la moderazione, e nell'altro l'audacia. Il timido moderato e l'audace indiscreto sono bilance con un braccio solo, spazzatura inutile.
Occorre spegnere la tracotanza ancor più che un incendio.
La moderazione è una virtù solo per quelle persone che pensano di avere un'alternativa.
Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura.
La strada di mezzo è quasi sempre la più sicura.